Circa un centinaio di persone, tra operatori, formatori, docenti e altri esperti L2 impegnati nelle azioni formative e nei Centri Interculturali, si sono riunite giovedì 20 febbraio, presso la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi, per il convegno organizzato dal Centro COME della Cooperativa Farsi Prossimo per celebrare i suoi 30 anni di attività e in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre.

Il Centro COME, punto di riferimento storico sui temi dell’intercultura e dell’insegnamento dell’italiano L2, ha costruito negli anni un’importante rete di servizi per favorire l’inclusione sociale delle persone migranti presenti nel territorio della città di Milano e non solo. Come ha sottolineato Annamaria Lodi, presidente di Farsi Prossimo:

“Il Centro Come ha rappresentato fin dalla sua nascita un servizio fortemente innovativo che nel corso degli anni ha qualificato in modo significativo l’offerta – non solo cittadina – di servizi per l’inclusione.”

Il convegno ha voluto dunque mettere al centro la sfida quotidiana del creare ambienti in cui ogni persona si senta accolta e riconosciuta nella propria unicità, anche grazie al linguaggio, offrendo uno spazio di riflessione sui temi dell’inclusione, dell’intercultura e dell’insegnamento della lingua italiana come lingua seconda. Questa preziosa occasione ha permesso di fare il punto sulle acquisizioni, i passi avanti, le criticità e le sfide che accompagnano i progetti e le azioni del volontariato, degli enti, delle scuole, nei percorsi di tutte le persone che si trovano ad apprendere l’italiano come lingua seconda. I temi trattati hanno spaziato dalle buone prassi per migliorare l’apprendimento linguistico al ruolo fondamentale della lingua come strumento di inclusione e dialogo interculturale, come chiave per aprire a nuove possibilità, relazioni e opportunità. A tal proposito, Rocco Festa, direttore delle aree operative e vice presidente di Farsi Prossimo, riporta in apertura del convegno:

Viviamo in un mondo in cui le differenze – culturali, economiche, sociali – sembrano spesso dividerci. Eppure, c’è qualcosa di straordinario che ci accomuna e ci permette di comunicare, di esprimerci, di comprenderci: la lingua. La lingua è molto più di un semplice strumento di comunicazione. È la base della nostra identità collettiva, il fondamento su cui si costruiscono le relazioni umane. Parlando una lingua comune, abbattiamo le barriere, superiamo le distanze, creiamo legami. La lingua è il primo grande atto di uguaglianza.

Il convegno si è svolto attraverso due diverse sessioni. Il seminario della mattina, “E’ la lingua che ci fa uguali”, è stato riservato ai referenti di diversi centri interculturali provenienti da tutta Italia, per un confronto e uno scambio approfondito sulle proprie esperienze e pratiche di lavoro.  Il pomeriggio invece, intitolato “Ogni lingua è una casa”, ha visto l’apertura con i saluti istituzionali di Annamaria Lodi, presidente di Farsi Prossimo, Laura Neri e Giuseppe Polimeni, del Dipartimento di Studi Letterari Filologici e Linguistici dell’Università degli Studi di Milano, Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana e Anna Scavuzzo Vice sindaco del Comune di Milano.

Dalle 14:30 alle 18:30 è stato dedicato ampio spazio alla presentazione di alcuni testi e materiali didattici, strumenti sperimentati sul campo che potranno essere spunti interessanti di arricchimento e implementazione anche in altri contesti. In particolare, sono stati oggetto di presentazione l’antologia “Da lingua a lingua. Gli scrittori raccontano la loro storia linguistica” dell’Università degli Studi di Milano, la pubblicazione inedita “Con gli occhi e con le parole. Imparare l’Italiano L2 attraverso l’arte”, frutto del progetto “Raccontami ancora una storia” e realizzato dalla cooperativa Farsi Prossimo grazie al contributo di Caritas Ambrosiana, e le Linee Guida “Fin da piccoli: la narrazione in italiano e in lingua madre” di Fondazione Feltrinelli.

Enrico Maestri, responsabile dell’Area Servizi Trasversali per l’Integrazione Sociale riporta:

Siamo felici di poter festeggiare il nostro compleanno assieme al Comune di Milano, ai partner della rete cittadina Milano L2 di cui siamo orgogliosi di essere parte integrante. Oltre venti realtà cittadine (ETS e scuole d’italiano) protagoniste e impegnate non solo a garantire un’articolata offerta formativa sul territorio cittadino, ma anche a dar vita ad una pratica, un modus operandi, che oggi è sempre più comunità professionale. Un motivo d’orgoglio per noi e un richiamo in più ad uno dei tratti distintivi del nostro operato: promuovere interventi, iniziative e servizi a forte impatto sociale in una dimensione interistituzionale.

“Ogni lingua è una casa” è stata l’espressione perfetta, dunque, per raccontare l’impegno trentennale del Centro COME: un luogo dove la diversità è una ricchezza e la lingua diventa uno strumento per costruire relazioni e nuove opportunità.

——————–

Un ringraziamento speciale per il coordinamento del convegno va a Graziella Favaro, responsabile scientifica e co-fondatrice del Centro COME, pedagogista ed esperta di educazione interculturale e plurilinguismo. L’evento, inoltre, è stato organizzato con il supporto del Dipartimento di Studi Letterari, Filologici e Linguistici dell’Università degli Studi di Milano e in collaborazione con le Gallerie d’Italia MilanoMuseo di Intesa Sanpaolo e la Fondazione Feltrinelli.