MEDIAZIONE LINGUISTICO CULTURALE

LE ATTIVITà

Il servizio di mediazione linguistica e culturale è uno strumento offerto a enti pubblici, enti del terzo settore, scuole ed aziende che entrano in contatto con persone straniere e migranti.
In un contesto sempre più multiculturale, la mediazione riveste un ruolo importantissimo in quanto facilita la comunicazione e la comprensione reciproca tra persone di diverse lingue e culture e favorisce la decodifica e la rilettura sia dei contesti di provenienza degli stranieri, sia di quelli del paese di accoglienza o di nuovo insediamento.
In tutti gli ambiti in cui la diversità è sempre più presente e dove le esigenze di comunicazione interpersonale sono cruciali, la figura del mediatore linguistico-culturale si pone come ponte tra mondi comunicativi e culturali differenti, con l’obiettivo di superare le barriere linguistiche, ma anche quelle culturali che potrebbero ostacolare l’incontro e l’interazione.

Equipe

L’equipe di mediatori che collabora con il Centro Come proviene da tutto il mondo e parla le lingue più diffuse a Milano: arabo (tutti i dialetti), cinese, inglese, francese, spagnolo, portoghese, wolof, urdu, farsi, dari, cingalese, rumeno, pidgin english, krio, mandinga, bambara, ucraino, russo, albanese, amarico, bengalese, peul, fula, bissa, pasthu, punjabi, hindi, somalo, soninké, tigrino, turco, armeno, tagalog, ungherese, serbo-croato, soninkhé, lingala.

È coordinata da due operatrici che si occupano della gestione operativa e logistica, ma anche della cura, della professionalità e della preparazione dei professionisti mediante un percorso costante di formazione ed aggiornamento sui temi più legati alla vulnerabilità, agli aspetti legali in materia di richiesta asilo, contrasto al maltrattamento e alla violenza di genere, immigrazione, vulnerabilità e scuola.

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Mediazione in ambito scolastico

E’ finalizzata alla integrazione degli alunni NAI all’interno del gruppo classe, all’instaurazione di un clima positivo tra gli alunni ed anche al miglioramento della comprensione del rapporto tra famiglia e scuola nei momenti più importanti dell’anno scolastico.
La mediazione può inoltre essere utilizzata per valorizzare le lingue della classe, il plurilinguismo, lavorando col gruppo classe al valore positivo ed arricchente dell’interculturalità.
I mediatori possono entrare in classe affiancando l’alunno o lavorare con la classe nella sua totalità, essere presenti ai colloqui con i genitori o fornire una consulenza personalizzata agli insegnanti sul profilo paese di provenienza, sul sistema scolastico ed il suo metodo.

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Mediazione in ambito socioeducativo e sanitario

Si svolge all’interno di strutture di accoglienza, ospedali, consultori, spazi di ascolto e di supporto psicologico e psichiatrico sia pubblici sia del privato sociale.
È funzionale e mirata a supportare i percorsi di diagnosi, di cura, di integrazione e accompagnamento all’autonomia delle persone straniere in Italia.
I mediatori di Farsi Prossimo possono accompagnare fisicamente le persone o forniscono, mediante il servizio di sportello, un supporto durante il dialogo tra specialisti medici e professionisti del lavoro psico-socioeducativo coordinandosi per la buona riuscita del servizio, con particolare attenzione alla gestione della vulnerabilità, alla comunicazione efficace ed empatica.

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Mediazione in ambito lavorativo

Favorisce l’inserimento di persone provenienti da altre culture nel contesto del mondo del lavoro italiano, attraverso processi che agevolano l’ingresso nelle équipe professionali e la comprensione delle norme e delle dinamiche aziendali.  
La mediazione linguistica, inoltre, supporta le agenzie per il lavoro e gli enti di formazione professionale nell’attività formativa per l’acquisizione di soft skills e nuove competenze e nella realizzazione di progetti di inserimento lavorativo.